domenica 27 settembre 2015

Claudio Di Scalzo: La Mostra di Was Ist Das a Chiavenna utile per la scuola chiavennasca e valtellinese. Obiettivo educativo: Conoscere l'arte contemporanea nel territorio





Claudio Di Scalzo

LA MOSTRA DI WAS IST DAS A CHIAVENNA UTILE PER LA SCUOLA CHIAVENNASCA E VALTELLINESE. OBIETTIVO EDUCATIVO:
CONOSCERE L'ARTE CONTEMPORANEA NEL TERRITORIO

Sono tornato da un paio di ore dalla mostra del Gruppo WAS IST DAS, a Chiavenna, Ex Convento Agostiniane, curata da Salvatore La Vecchia; ho memoria altamente visuale delle opere esposte dagli artisti del gruppo, ho letto il catalogo. Ed è proprio il catalogo che è il caso di procurarsi dopo aver visitato la mostra. Esso funziona perfettamente da viatico alla conoscenza di un gruppo di artisti con opere diverse tra loro per rimandi e storie personali ma che si amalgamano in uno spazio ex sacro (come forse tutta l'arte occidentale) presentandosi (oh virtu!) comunità di artisti a una comunità alpina. A una città.
Questa "narrazione" funziona perché è svolta da un "appassionato d'arte" (così viene definito dai membri del Gruppo Was Ist Das nel proporlo in catalogo come compagno di strada narratore) ma non da un addetto ai lavori: uno che facesse il critico d'arte di mestiere o che avesse una visione militante della critica con scelte da tempo organizzate sulle opere figlie del novecento (è il mio caso la seconda derivata, dato che da anni propongo un ritorno alla pittura da quadro e al disegno ancorché metabolizzando le avanguardie e i linguaggi più diversi come il fumetto) non avrebbe avuto lo sguardo globale e d'insieme proposto dando a ogni opera un ruolo; e questo perché il curatore, Salvatore La Vecchia, con una formazione filosofica, pubblicazioni sul teatro, interessi per la musica barocca, ha saputo organizzare la biografia del gruppo, le diverse scelte estetiche, la filosofia implicita nel loro operare, in modo armonico; in una serie di capitoli e sottocapitoli (ad esempio il capitolo "Was ist Das'" e i sottocapitoli o paragrafi: "Una domanda infinita", "Che cos'è l'arte?" "Was Ist Das è Wasistdas") retti in forma interrogativa e con risposte che vanno dal particolare delle opere esposte e prodotte alla cornice generale dell'arte in ampia cornice storica e culturale.




Il catalogo-racconto diventa pertanto comprensibile anche per chi si avvicina per la prima volta a un'arte per certi versi dedita allo sperimentalismo e nello stesso tempo opera collegamenti con quella filosofia dell'arte i cui esponenti sono ricordati con brevi citazioni mai ridondanti ma funzionalmente esplicative alla missione del testo: che poi è quella di presentare un decennio di lavoro di artisti coraggiosi (Maria Antonietta Errani, Giampiero Pucciarini, Norma Gianera, Barbara Matilde Aloisio, Matteo Lisignoli, Daniele Carpi, Silvia Del Grosso, Elena Milani, Elena Tam) che, come ben rivela Salvatore La Vecchia, hanno scelto la via "eretica" d'organizzarsi in gruppo per resistere all'omologazione del feticismo artistico proposto dal potente mercato dell'arte, cercando però allo stesso tempo di praticare la sperimentazione nei linguaggi.
La presentazione poi, del curatore, oggi, in mostra, si è rivelata un para-testo orale interessante, scegliendo di legare Agostino, le suore che lo onorarono col monachesimo, il convento stesso come spazio,... alla modernità degli oggetti-opere artistiche che, in gruppo, parti di un intero, acquistano potenza e suggestione. Perché problematiche, visualmente intriganti, originali frammenti di bellezza a fronte dell'intero Bello che è il creato divino.
Agostino filosofo dell'inquietudine e del travaglio spirituale certamente potrebbe approvare questi inquilini chiavennaschi. E per conoscerli occorre la mostra visitare,e in rima, catalogo conservare.