Claudio Di Scalzo
Cravatta e fiocchino nel collegio esclusivo degli studenti lucchesi
(storytelling da precursore)
Queste
tre fotografie, fine anni ottanta o inizio novanta, forse nel biennio o classe
terza, all'istituto professionale "Giorgi" di Lucca, nascono da una
confidenza fattami dai miei studenti.
"Professore, senta questa, se non
c'è da innervosissi!" - "Dimmi giovanotto..." - "Quando
andiamo in treno o sul bus o a ballare e diciamo che si studia al professionale
Giorgi certe smorfiose liceali ci guardano dall'alto al basso! proprio un'
ci 'onsiderano nulla! 'o che possiamo facci?" - ve l'insegno io, cosa
s'inventa! ce l'avete cravatte e fiocchini in casa de' vostri babbi!, ah sì, e
allora camicia bianca cravatta e giacca scic, anch'io vengo tirato a lucido!,
ah lo son sempre! grazie ma se non studi ti boccio lo stesso" - "Di
Scalzo ma un se 'apito duve andiamo a parà?" - "ma allora siete
proprio duri! siete tutti nati a Montuolo!... ci facciamo una foto tutti
attizzati e poi quando incontrate le ragazze e vi chiedono dove studiate dite
che siete iscritti al prestigioso Collegio privato per ricchi "George
Gordon Byron" in villa fuori Le Mura - "ganzo professore!... come
faremmo senza di lei..."
- "E riordatevi di sorridere davanti
all'obiettivo e di essere sciolti perché i ricchi son disinvolti! mi chiedete
perché? ma perché non hanno preoccupazioni e anche se son brutti son convinti
d'esser belli..."
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