La Resistenza. Sintesi e cronologia essenziale.
La Resistenza italiana si inquadrò nel più vasto movimento
di opposizione al nazifascismo sviluppatosi in tutta Europa, ma ebbe
connotazioni particolari. Nei Paesi sconfitti militarmente e occupati dai
nazifascisti (es. Francia, Belgio, Danimarca, Olanda, Norvegia, Grecia,
Jugoslavia, Albania) la Resistenza costituì una seconda fase della guerra che
li aveva coinvolti.
L'Italia al contrario, sotto la guida dittatoriale del
fascismo era rimasta sino all'8 settembre 1943 alleata del Reich nazista di
Hitler, e come tale aveva partecipato alla guerra di aggressione ed era stata a
sua volta potenza occupante.
Qui la Resistenza sorse quando – caduto il regime fascista
il 25 luglio 1943 e firmato dall'Italia l'8 settembre dello stesso anno, dopo
irrimediabili rovesci militari, l'armistizio con gli “Alleati”" – le forze
politiche democratiche, che si erano ricostituite, chiamarono il popolo a
raccolta per cacciare i fascisti e i tedeschi.
Questi ultimi avevano occupato in pochi giorni il Paese,
disarmando e catturando, in Italia e all'estero, 700 mila soldati italiani,
lasciati senza ordini e direttive dal re Vittorio Emanuele III, dal governo
diretto dal Maresciallo Badoglio e dallo Stato Maggiore e avviandoli ai campi
di concentramento in Germania.
Non si trattò, per l'Italia, di continuare una guerra
perduta, bensì di cominciare una nuova guerra, una guerra di Liberazione che
consentisse di cacciare i tedeschi occupanti e il loro alleato fascista che
aveva dato vita alla mussoliniana "Repubblica Sociale Italiana",
riconquistando quella libertà della quale l'Italia era stata privata dal
fascismo e dal suo regime autoritario e antidemocratico per oltre vent'anni.
LE FORZE DELLA RESISTENZA
Costituirono il movimento di Resistenza forze eterogenee,
diverse tra loro per orientamento politico e impostazione ideologica, ma unite
nel comune obiettivo di cacciare il nazifascismo e di conquistare la libertà.
Attorno ad esse si riunirono persone diverse per età, censo, sesso, religione,
tra le quali erano personalità di spicco dell'antifascismo – che avevano
avversato e combattuto il fascismo durante il ventennio del regime, spesso
pagando con galera, esilio, confino, taluni partecipando alla guerra antifascista
in Spagna (1936-1939).
Accanto a loro i militari che durante la guerra avevano
conosciuto dal vivo la rovinosa demagogia del fascismo, giovani e giovanissimi
che rifiutavano l'arruolamento nelle file del nuovo fascismo repubblicano e
che, di fronte alla durezza dell'occupazione tedesca, sceglievano la via
dell'opposizione e della lotta.
Il movimento fu fortemente unitario, pur mantenendo ogni
forza partecipante la propria specificità e la propria visione politica. Talune
contrapposizioni iniziali finirono per essere superate e accantonate nel corso
della guerra, per dare spazio, sul piano politico e su quello militare, a
larghe intese che consentirono di definire i comuni obiettivi e di sviluppare
un coordinamento sempre più puntuale, efficace e incisivo. I maggiori partiti
antifascisti organizzati – Partito comunista, Partito socialista, Democrazia
cristiana, Partito d'azione, Partito democratico del lavoro, Partito liberale –
costituirono il CLN(Comitato di Liberazione Nazionale) cui venne attribuita la
direzione politica e nel seno del quale i comitati militari assunsero la
responsabilità dell'organizzazione delle forze che andavano raccogliendosi in
città e in montagna.
Si trattò naturalmente, di uno sviluppo complesso e
difficile, sovente frammentario; la spontaneità di molte iniziative, le
condizioni di clandestinità e segretezza in cui si doveva operare, le
difficoltà di collegamento, l'aleatorietà dei contatti, la scarsità di mezzi, i
duri colpi inferti dai nazifascisti, tutto ciò mise a dura prova l'obbiettivo
delle forze patriottiche. I nazifascisti sin dall'inizio scardinarono centri
politici e operativi, catturando, torturando membri e responsabili del
movimento e con estesi rastrellamenti attaccarono in montagna i primi nuclei
armati e le prime bande partigiane.
Ciò malgrado, il movimento di Resistenza si consolidò e si
estese, si radicò gradualmente sul territorio, trovò consenso e sostegno in
gran parte della popolazione, resse alla prova dei tanti arresti, delle
torture, delle deportazioni nei Lager nazisti di sterminio, delle fucilazioni,
delle rappresaglie.
Regione per regione, zona per zona, la presenza delle
formazioni partigiane nelle vallate e sulle montagne si fece sempre più
massiccia e dalle bande iniziali si passò a ben organizzate brigate (le
“Garibaldi”, le “Giustizia e Libertà”, le “Matteotti”, le “Mazzini”, le
“Autonome”, etc.) mentre nelle città prendevano vita le SAP (Squadre di Azione
Patriottica) e i GAP (Gruppi di Azione Patriottica), dediti a operazioni di
reclutamento di sabotaggio, ad azioni di guerriglia urbana, ad attività
propagandistica e di reclutamento, sostenuti da movimenti di grande impegno
quali i Gruppi di Difesa della Donna (GDD) e ilFronte della Gioventù (FdG).
18 MESI DI BATTAGLIE
Già nei primi giorni dell'occupazione tedesca seguita all'8
settembre 1943, data dell'armistizio tra Italia e potenze alleate, si erano
verificati scontri: reparti militari avevano reagito al tentativo di disarmo da
parte dei tedeschi.
Anche se si trattò di azioni sporadiche, di limitata
rilevanza e votate all'insuccesso vista la sproporzione di forze e d'armamento
(la più significativa tra di esse avvenne a Roma a Porta San Paolo, ove reparti
militari italiani e civili antifascisti si unirono per contrastare combattendo
le forze tedesche d'occupazione) esse furono significative d'uno stato d'animo
e di una volontà che andavano estendendosi tra la popolazione, accentuandosi
man mano che l'esercito tedesco, pressato dall'avanzata anglo-americana nel Sud
e Centro Italia, andava ripiegando verso Nord.
Le Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) videro
una spontanea rivolta di popolo che con sacrifici ed eroismo ebbe la meglio
sulle truppe tedesche e liberò la città prima dell'arrivo delle forze
"Alleate". Ma fu in tutto il territorio del Centro-Nord, occupato dai
tedeschi, che il movimento di Resistenza si dispiegò vanamente contrastato, con
determinazione e ferocia, da nazisti e fascisti. Furono mesi di passione e
anche di terrore.
I nazifascisti si opposero alla Resistenza, che li
minacciava con azioni di guerriglia e sabotaggi, scatenando brutalità disumane
che colpirono le forze della libertà e le popolazioni civili: rappresaglie ed
eccidi si moltiplicarono, vennero compiute vere e proprie stragi, come a Boves
in provincia di Cuneo, alle Fosse Ardeatine a Roma, a Sant'Anna di Stazzema in
Versilia, a Marzabotto sull'Appennino emiliano, alla Benedicta sull'Appennino
ligure-piemontese, a Bergiola e Vinca del Carrarese (ma non sono che pochi
esempi tra le molte decine).
Le SS (Schutz Staffen, formazioni paramilitari naziste che
al termine del conflitto, al processo di Norimberga, sarebbero state definite
organizzazione criminale) si distinsero per crudeltà, vuoi nell'opera di
repressione antipartigiana, vuoi nella cattura e deportazione di civili e
segnatamente di ebrei avviati ai Lager.
In tutte le maggiori città italiane le SS organizzarono
luoghi di tortura. Esse vennero coadiuvate con non minore crudeltà delle forze
fasciste della Repubblica Sociale Italiana, particolarmente dalle “Brigate
Nere” e dalla “Decima Mas”.
Superando prove durissime e benché colpito da perdite
dolorose, il movimento di Resistenza si sviluppò ulteriormente. Al Comitato di
Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), che operava nelle regioni occupate dai
tedeschi e aveva sede in Milano, vennero attribuiti i poteri di “Governo
straordinario”: esso fu quindi riconosciuto quale governo di diritto
dell'Italia settentrionale in quanto mandatario del governo nazionale di Roma.
Le varie formazioni militari partigiane vennero coordinate nel “Corpo Volontari
della Libertà” e, nelle diverse regioni e zone operative, vennero istituiti
comandi militari regionali, a stretto contatto con i CLN regionali, e comandi
zona, in area di operazioni.
Vaste zone vennero sottratte nella primavera-estate del 1944
all'occupazione tedesca.
Dove li attaccarono ancora - specie nell'estate e
nell'inverno del 1944, quando l'avanzata alleata si arrestò all'Appennino
tosco-emiliano - ma senza averne ragione: già nei primi mesi del 1945 le
formazioni partigiane tornarono alla piena efficienza e, ormai bene armate
anche grazie ai "lanci" di armi effettuati via aerea dagli alleati e
propiziati dalla presenza nelle diverse zone di "missioni" alleate,
furono in grado di riprendere l'offensiva che nell'aprile 1945 andò sempre più
intensificandosi e che, fondendosi con il piano insurrezionale predisposto dal
CLN, consentì di liberare le maggiori città del Nord prima ancora dell'arrivo
della V Armata statunitense e dell'VIII Armata britannica.
La sfilata della Liberazione a Milano (5 maggio 1945)
guidata dal Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà. Fu l'atto
simbolicamente conclusivo della Resistenza italiana al nazifascismo (in effetti
la lotta armata si protrasse in numerose località, specie del Nord-Est, sino ai
primi giorni del maggio 1945) e delle insurrezioni popolari che, sostenute
dalle formazioni militari di partigiani e patrioti, consentirono la liberazione
delle grandi città del Nord Italia prima dell'arrivo dell'esercito anglo-americano.
Esse si svilupparono attorno al 25 aprile, data che da
allora venne dedicata alla Liberazione.
LE DATE - Dal marzo 1943 al maggio 1945
1943
Marzo
5 - Torino - sciopero degli operai della Fiat Mirafiori
6-12, 16-23 - gli scioperi si ripetono e si allargano ad
altre fabbriche e ad altre città. 2000 arresti, ma la repressione è inefficace.
Giugno
11 - Pantelleria e Lampedusa - sbarco degli anglo-americani
24 - In un discorso tenuto davanti al direttorio del
partito, Mussolini afferma che qualunque tentativo di sbarco alleato in Sicilia
verrà “congelato su quella linea che i marinai chiamano bagnasciuga”.
Luglio
2 - Milano-costituito il “Comitato delle opposizioni”
10 - Sbarco angloamericano in Sicilia
25 - Il Gran Consiglio del Fascismo destituisce Mussolini e
rimette il governo al re. Mussolini viene arrestato e Badoglio è nominato nuovo
capo del governo (vedi Roma-città).
Agosto
17 - gli Alleati entrano a Messina e occupano tutta la
Sicilia
Settembre
3 - Cassibile (Sicilia) - il generale Giuseppe Castellano,
plenipotenziario del governo italiano, firma l’armistizio con gli Alleati.
Sbarco alleato in Calabria.
8 - la notizia dell’armistizio viene annunciata alla radio
(vedi Roma-città).
Il re e Badoglio fuggono prima a Pescara e poi a Brindisi
mentre l’esercito è allo sbando.
9-11 - mentre i tedeschi completano l’occupazione del resto
della penisola, soprattutto al Nord si iniziano a formare i primi gruppi di
“ribelli” (militari sbandati, ma anche giovani di diverse estrazioni sociali,
operai, contadini, studenti, spesso guidati da militanti antifascisti).
Nonostante la mancanza di disposizioni chiare da parte dei vertici militari,
sia in Italia (Roma, Trento) che all'Estero (Corsica, Grecia e isole, Albania,
Jugoslavia) si registrano casi di resistenza dei militari ai tedeschi che
procedono alla cattura delle truppe italiane e al loro internamento.
12 - paracadutisti tedeschi comandati da Otto Skorzeny
liberano Mussolini dalla prigione del Gran Sasso e lo trasportano in aereo a
Monaco di Baviera.
18 - Parlando alla radio da Monaco di Baviera Mussolini
manifesta gratitudine a Hitler e ai gerarchi nazisti, dichiara che la
monarchia, per aver tradito il fascismo, ha perso ogni ragione di vita e che
dovrà essere sostituita con la repubblica, espone quattro punti programmatici:
ripresa delle armi a fianco della Germania, del Giappone e degli altri alleati;
riorganizzazione delle forze armate attorno alla milizia; eliminazione dei
“traditori” già militanti nel fascismo; “annientare le plutocrazie e fare del
lavoro finalmente il soggetto dell’economia e la base infrangibile dello
Stato”.
19 - In Valle di Susa (Torino) sabotaggio da parte dei
partigiani.
A Boves (Cuneo) i nazifascisti uccidono 23 persone e
incendiano la cittadina.
22-23 - Meina (Lago Maggiore)-12 ebrei vengono trucidati.
27 - Napoli - inizia l’insurrezione che vede un’ampia
partecipazione popolare e si conclude vittoriosamente dopo “quattro giornate”
il 1 ottobre.
A Predappio (Fo), nella residenza di Mussolini alla Rocca
delle Camminate, si riunisce per la prima volta il nuovo consiglio dei
ministri.
Ottobre
4 - insurrezione di Capua e di Lanciano
13 - Il governo monarchico dichiara guerra alla Germania
26 - I tedeschi tolgono dalla circolazione i marchi d’occupazione
e pagano in valuta italiana che stampano nella Zecca de L’Aquila, determinando
un’inflazione crescente.
Novembre
All’inizio del mese si costituisce a Milano il primo comando
delle brigate d’assalto Garibaldi, le formazioni partigiane organizzate dal
PCI. Vengono inoltre creati i Gap (Gruppi di azione patriottica), destinati a
portare avanti la lotta nelle città.
2 - Milano -sciopero alla Breda
15 - Ferrara - come risposta all’uccisione del segretario
fascista (ucciso in realtà da altri esponenti del partito) si scatena una
rappresaglia contro i cittadini che provoca 11 morti.
Bando della Repubblica di Salò per il reclutamento
nell’esercito repubblicano: richiamati alle armi i giovani nati dal 1910 al
1924.
A Verona inizia l’assemblea nazionale del Partito fascista
repubblicano che approva gli indirizzi programmatici della nuova formazione
politica.
18 - Torino - Sciopero alla Fiat Mirafiori
20 - Il governo di Salò istituisce la Guardia nazionale
repubblicana e la Polizia repubblicana.
21 - Pietrapanseri (Abruzzo)-strage di 121 civili
25 - il consiglio dei ministri di Salò delibera che quello
che finora è stato definito Stato nazionale repubblicano dal 1 dicembre
assumerà il nome di Repubblica Sociale Italiana.
28 - Padova - Concetto Marchesi, rettore dell’Università,
invita gli studenti a combattere il nazifascismo.
Dicembre
16 - Genova- sciopero generale (il giorno successivo tre
operai sono fucilati per rappresaglia)
20 - sciopero generale in Liguria
28 - Campegine (Reggio Emilia)-Vengono fucilati i sette
fratelli Cervi
1944
Gennaio
2 - Boves-nuova rappresaglia e nuovo incendio del paese
8 - Verona-inizia il processo contro i gerarchi fascisti che
il 25 luglio hanno votato l’o.d.g. contro Mussolini. Verranno condannati il
giorno 10 e fucilati il giorno 11.
12 - Val Grana (Cuneo)-Rastrellamento
22 - gli Alleati sbarcano ad Anzio
23 - Colfiorito (Ancona)- i partigiani conquistano il paese
28 - Bari-Congresso dei Cln
31 - Il Cln di Milano assume la direzione di tutta la lotta
partigiana nell’Italia occupata e prende il nome di Cln Alta Italia (CLNAI)
Febbraio
11 - il governo Badoglio si trasferisce a Salerno
18 - Nuovo bando. Graziani richiama alle armi anche i
giovani nati nel 1924 e nel 1925. Si decreta la pena di morte per i renitenti.
Aumenta il numero di coloro che prendono la via della montagna e si uniscono ai
partigiani.
Marzo
1 - sciopero generale in tutta l’Italia occupata
3 - Prato-deportati in Germania 400 operai (solo 9
sopravviveranno)
14 - L’Urss stabilisce rapporti diplomatici con il governo
Badoglio.
19 - Cervarolo (Reggio Emilia)-fucilati 27 partigiani
20 - Poggiobustone-i nazisti saccheggiano e incendiano il
paese
23 - azione di Via Rasella
24 - eccidio delle Fosse Ardeatine
27 - Palmiro Togliatti rientra in Italia dopo 18 anni di
esilio
28 - Torino-arrestati gli 8 componenti del Comitato
militare. Saranno fucilati al Martinetto il 5 aprile.
Aprile
6-11 - imponente rastrellamento sull’ Appennino
ligure-alessandrino: oltre 170 partigiani uccisi in combattimento o fucilati;
più di 140 muoiono in deportazione
13 - Vallucciole (AR)-massacro di 108 civili
15 - Firenze-i Gap uccidono Giovanni Gentile
18 - Istituito il Corpo italiano di Liberazione (Cil)
destinato a combattere a fianco degli Alleati
20 - Rastrellamento nelle valli cuneesi
23 - Trieste-fucilati 53 ostaggi
24 - si costituisce a Salerno il governo di unità nazionale
(sempre presieduto da Badoglio). Ne fanno parte ministri comunisti, socialisti,
azionisti, liberali, della Democrazia Cristiana, della Democrazia del lavoro, e
esponenti indipendenti e militari
Maggio
4 - Arcevia (AN)-massacro di partigiani e di civili
20 - inizia lo sciopero delle mondine emiliane
23 - i tedeschi ripiegano sulla linea Caesar.
25 - crolla la seconda linea difensiva tedesca.
Giugno
4 - liberazione di Roma (vedi cronologia Roma-città)
5 - Ravello (Sa) - Il re Vittorio Emanuele III, secondo
quanto previsto dal compromesso istituzionale di aprile, nomina il principe
Umberto luogotenente generale del regno.
13 - Niccioletta (GR)-i tedeschi massacrano 93 minatori,
oltre a 73 cittadini rastrellati sempre nella zona di Massa.
Liberazione di Terni
16 - Liberazione de L’Aquila
17 - Liberazione di Teramo
18 - si insedia a Salerno il nuovo governo presieduto da
Ivanoe Bonomi
19 - Il CLNAI costituisce il CVL (Corpo Volontari della
libertà), l’organo militare che ha il compito di coordinare l’azione delle
formazioni partigiane (Comandante: Raffaele Cadorna; Vicecomandanti: Luigi
Longo e Ferruccio Parri)
22 - Montefiorino (Modena)-i partigiani liberano la zona e
danno vita alla prima repubblica partigiana che resisterà fino al 3 agosto.
Luglio
3 - liberazione di Siena
10 - vicino Verona in seguito a un vasto rastrellamento
vengono fucilate centinaia di persone
11 - Arezzo-arrivo delle truppe alleate
12 - Carpi (Mo)-fucilate 68 persone internate nel campo di concentramento di Fossoli
19 - gli Alleati arrivano ad Ancona.
Liberazione di Livorno
Agosto
Firenze - All’inizio del mese i tedeschi fanno saltare i
ponti sull’Arno (tranne il Ponte Vecchio)
4 - gli Alleati, giunti alle porte di Firenze non riescono
ad entrare in città
11 - Firenze-il Cln toscano dà l’ordine di insurrezione
generale e assume il governo della città. È l’inizio di una lunga battaglia che
termina il I settembre con la liberazione di Firenze
12 - Sant’Anna di Stazzema (Lucca)-i tedeschi massacrano 560
civili
17 e 21 - rastrellamenti nelle Valli del Cuneese
23 - rastrellamenti nella regione del Grappa.
In provincia di Pistoia massacrati 185 civili.
Settembre
10 - I partigiani liberano la Val d’Ossola dando vita a una
delle principali repubbliche partigiane (10 settembre-21ottobre)
Ai primi di settembre in Friuli si costituisce la Zona
libera della Carnia. Il libero governo della repubblica della Carnia è
proclamato il giorno 26 e resterà in carica fino a dicembre.
26 - Bassano del Grappa vengono impiccati 31 uomini
28 - Marzabotto (Bo) i tedeschi guidati dal maggiore Walter
Reder distruggono il paese e massacrano 1836 civili.
Ottobre
27 - i tedeschi riescono a fermare l’avanzata alleata
approntando un sistema di difesa lungo una linea che va dalla Versilia
all’Adriatico (“linea Gotica”)
Novembre
7 - Bologna- inizia la battaglia di Porta Lame che impegna
centinaia di uomini e donne e nel giro di due giorni riesce ad infliggere serie
perdite ai fascisti (lasciano 216 morti contro 12 caduti partigiani)
13 - Una disposizione emanata dal generale britannico Harold
Rupert Alexander invita i partigiani a interrompere operazioni su vasta scala
in attesa della ripresa dell’offensiva alleata.
Dicembre
3 - Cuneo - viene fucilato Duccio Galimberti, comandante
delle formazioni Giustizia e Libertà in Piemonte
4 - liberazione di Ravenna
7 - una delegazione del CLNAI firma un accordo con Maitland
Wilson, il comandante delle forze alleate nel Mediterraneo (“protocolli di
Roma”).
I partigiani si impegnano a smantellare le formazioni dopo
la liberazione nazionale e a riconoscere l’autorità alleata in cambio di
sostegno finanziario e militare.
16 - Milano - discorso di Mussolini al Teatro Lirico. Nella
sua ultima apparizione pubblica Mussolini parla di “armi segrete” e fa appello
al tempo stesso alla “concordia nazionale”.
26 - governo e CLNAI firmano un accordo con il quale il
governo riconosce il CLNAI come proprio
rappresentante nell’Italia occupata.
1945
Febbraio
13 - Mussolini tramite il cardinale Schuster tenta di
trattare la resa con gli Alleati richiedendo tra l’altro garanzie di incolumità
personale, ma questi rifiutano ogni trattativa
24 - Milano - i fascisti uccidono Eugenio Curiel, uno degli
organizzatori del “Fronte della Gioventù”, l’organismo che comprende le organizzazioni giovanili dei diversi
partiti antifascisti.
28 - emanate direttive volte ad evitare il sabotaggio degli
impianti elettrici da parte dei tedeschi in ritirata.
29 - il CLNAI stabilisce un piano di insurrezione generale
in accordo con il governo Bonomi.
Aprile
All’inizio del mese riprende l’offensiva alleata nel settore
tirrenico.
16 - Gargnano (Lago di Garda) ultima riunione del consiglio
dei ministri della Rsi. Mussolini comunica di voler trasferire il suo governo a
Milano.
18 - Torino-Sciopero generale preinsurrezionale
21 - liberata Bologna
23 - insorge Genova
24 - insorge Cuneo
25 - tedeschi e fascisti lasciano Milano dove è proclamato
uno sciopero generale.
In serata il duce fugge verso Como
26 - Genova- la città è liberata
27-28 -Torino-i partigiani liberano la città
27 - Dongo (Lago di Como)- Un gruppo di partigiani della
52esima brigata Garibaldi individua Mussolini mentre cerca di fuggire vestito
da tedesco.
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